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Cipro l’isola di Afrodite

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Dalle sue acque la leggenda vuole sia nata la bellezza, la seduzione, l’amore per eccellenza: Afrodite e mentre la cerchiamo lungo le coste, Cipro ci avvolge con la sua attuale realtà. Isola dei contrasti, selvaggia e pacata, morbida e spigolosa, Cipro ha i colori del meridione, i suoni rarefatti della calda pace mediterranea, grandi alberghi e tracce di un passato importante che affonda radici in diecimila anni di storia. Acque chiare, trasparenti e immobili sembrano indifferenti alle particolari sorti dell’isola che la vedono così vicina per posizione geografica alla realtà mediorientale, mentre il suo cuore sembra battere per una tradizione europea che emerge ora più che mai, da quando Cipro è entrata a far parte dell’Unione Europea. E l’isola si propone proprio così, come una sintesi di millenni di storia, scavi con meravigliose tombe e vicino abbaglianti grandi alberghi che offrono confortevoli vacanze.
Si guida a sinistra e i cartelli stradali sono un susseguirsi di indicazioni in inglese e greco, ma a parte questa difficoltà, con cartina alla mano ci dirigiamo senza intoppi alla nostra prima meta: Pafos, qui i  colori hanno un velo di calore tipico dei paesi mediterranei che li rendono vibranti e seducenti, una lunga teoria di ristoranti che si affacciano sulla bella e tranquilla baia, propongono pesce appena pescato e i profumi sono una mescola di tradizioni di tutti i paesi che con l’isola hanno avuto commerci, scambi, domini e Cipro diventa così un caleidoscopio di tradizioni e culture. Al tempo dei Greci e dei Romani Pafos era capitale di Cipro e di questo periodo glorioso restano gli innumerevoli scavi che anno dopo anno, stanno riportando alla luce il passato architettonico, culturale e storico dell’isola; da vedere assolutamente il Parco Archeologico di Kato Pafos  dove si possono ammirare gli splendidi pavimenti a mosaico di alcune ville romane; le Tombe dei Re che risalgono al IV secolo a.C, l’Odeon del II secolo d.C., e la Basilica della Panagia Limeniotissa. Procedendo nella scoperta dell’isola da Pafos ci dirigiamo verso i Monti Troodos e qui il paesaggio cambia radicalmente, colline coltivate a vigneti, cangianti pendii dove gli ulivi offrono la loro ombra a campi di frumento, poi paesini arroccati e donne al riparo dal sole nelle corti delle case, che con mani abili trasformano dei fii sottili di cotone in splendidi pizzi. In questa zona sono concentrate le più interessanti chiese bizantine dove poter ammirare le icone, e in alcuni di questi monasteri si possono anche assaggiare e comprare i dolci ciprioti a base di mosto d’uva e mandorle, che vengono prodotti dai monaci, nonché i loro vini. E visitando l’interno ci siamo fermati a mangiare in una taverna frequentate da ciprioti, con qualche difficoltà abbiamo ordinato il pranzo “tipico” e con una certa apprensione abbiamo atteso i piatti. Sono arrivati almeno venti diversi tipi di antipasti, chiamati “meze” dai nomi impronunciabili ma dai profumi appetitosi, l’associazione con la cucina Greca è stata immediata,  complici piatti come l’insalata cipriota (praticamente uguale a quella Greca, moussaka, souvlaki, ma poi i profumi delle spezie come il cumino, coriandolo, curry  ci hanno spostati verso paesi orientali. Un’ottima birra locale e la zivania infine, hanno concluso questo viaggio tra i sapori ciprioti. Una passeggiata tra i magnifici sentieri all’ombra dei secolari “cedri di Cipro” e poi via di nuovo verso la costa. Ci dirigiamo verso la zona di Akamas in una delle più belle baie di Cipro, una lunga spiaggia che si perde alla vista regalando un nastro accogliente di sabbia lambita dal mare tranquillo e trasparente. Lasciata la cittadina di Pafos con i suoi negozi alla moda, le discoteche, i pub, i grandi alberghi e le spiagge attrezzate la nostra meta è l’Anassa di Polis, l’hotel è arroccato sul promontorio di Akamas che domina la baia di Chrysochou, i diversi corpi dell’albergo si perdono tra la macchia mediterranea e gli olivi secolari, tutto sembra organizzato per regalare relax, piacere, tranquillità. Quattro ristoranti permettono di spaziare tra l’alta gastronomia e spuntini informali a bordo piscina, e tra una nuotata nelle stesse acque che diedero la vita a Venere o nelle piscine distribuite nel parco, le coccole e i trattamenti della spa che sono a disposizione, se questo non bastasse sappiate che i “Bagni di Aphrodite” che la leggenda vuole regalino giovinezza e bellezza a chi si immerge, sono a pochi anzi pochissimi passi dall’Anassa!

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